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Nel 2023 sono circa 460 milioni i bambini che vivono in aree di conflitto. Oltre 43,3 milioni di bambini sotto i 18 anni sono in fuga da guerre e atrocità, emergenze e disastri climatici, un numero raddoppiato nell’ultimo decennio.

Negli ultimi anni, l’UNICEF ha risposto a crisi umanitarie e disastri naturali aggravati dai cambiamenti climatici, affrontando situazioni critiche come le violenze nello Stato di Palestina, il conflitto in Sudan, la siccità nel Corno d’Africa, inondazioni in Pakistan, conflitti in aumento nel Sahel, la guerra in Ucraina, la crisi in Afghanistan, il conflitto nel nord dell’Etiopia e in Yemen, violenze e inondazioni ad Haiti, colpita anche da un’epidemia globale di colera che ha interessato un numero senza precedenti di 30 paesi nel 2022.

In tutto il mondo circa 1 miliardo di bambini va a scuola, è il numero più alto di sempre! Eppure ancora 1 bambino su 4 nei paesi poveri non ha accesso all’istruzione primaria. Nel mondo 129 milioni di ragazze sono fuori dalla scuola, 32 milioni di loro non frequenta neanche la scuola primaria.

L’UNICEF in un anno ha supportato 148 paesi per l’istruzione e lo sviluppo delle competenze della vita quotidiana, con oltre 37,9 milioni di bambini inseriti in programmi di istruzione e 28,3 milioni assistiti con materiale didattico. Nel 2023 sono stati 13,9 milioni i bambini e adolescenti senza accesso a scuola che hanno avuto accesso all’istruzione grazie all’intervento dell’UNICEF in contesti di crisi umanitarie.

L’acqua è vita, ma ancora oggi troppi bambini nel mondo non hanno accesso ad acqua sicura da bere. Questo provoca malattie come il colera, l’epatite A, il tifo, la poliomielite e la diarrea acuta che, da sola, uccide ogni giorno 700 bambini sotto i 5 anni. Nel mondo, 2,2 miliardi di persone non hanno accesso ad acqua sicura e quasi la metà della popolazione del pianeta vive senza servizi igienici.

In un solo anno l’UNICEF ha operato in 156 paesi con programmi per l’acqua e l’igiene, il clima e l’ambiente, con più di 30,6 milioni di persone raggiunte con acqua sicura e 26 milioni con servizi igienico-sanitari. Nel 2023, grazie all’UNICEF, 23,2 milioni di persone hanno avuto accesso a una quantità sufficiente di acqua sicura per bere e per l’igiene personale attraverso interventi d’emergenza in contesti di crisi umanitarie.

Benché la malnutrizione sia in calo costante, contribuisce alla morte di circa 2,4 milioni di bambini ogni anno.

L’aumento dei conflitti e la crisi climatica hanno peggiorato le condizioni alimentari, con oltre 148,1 milioni di bambini sotto i 5 anni che in un solo anno hanno sofferto di malnutrizione cronica, 45 milioni di malnutrizione acuta, di cui 13,7 milioni colpiti da malnutrizione acuta grave.

In un anno abbiamo assistito 356,3 milioni di bambini per la prevenzione della malnutrizione nelle sue varie forme, il numero più alto di sempre, e ben 182,4 milioni per la pronta diagnosi e terapia della malnutrizione acuta. Nel 2023 sono stati 17 milioni i bambini sotto i 5 anni che hanno beneficiato di servizi per la prevenzione precoce, il rilevamento e il trattamento della malnutrizione. Tra questi, 3 milioni sono stati trattati per malnutrizione acuta grave.

Nel mondo, circa 460 milioni di bambini vivono in zone di conflitto e sono spesso vittime di gravi violazioni.

Negli anni passati il numero di bambini lavoratori nel mondo è salito a 160 milioni, 1 bambino su 10, e si stima che oggi possa aggirarsi attorno ai 170 milioni.  Sono invece 640 milioni le donne e le ragazze che si sono sposate durante la loro infanzia.

In un anno abbiamo operato in 151 paesi raggiungendo più di 17,2 milioni di bambine per la prevenzione e l’assistenza contro il matrimonio infantile e 383.000 per le mutilazioni genitali, più del doppio dell’anno precedente. Nel 2023 l’UNICEF ha raggiunto 8,7 milioni donne, ragazze e ragazzi con interventi mirati al contrasto della violenza di genere e ha garantito a 15,5 milioni di persone l’accesso a canali sicuri per segnalare lo sfruttamento e l’abuso sessuale.

Ogni anno, le vaccinazioni salvano dalle 2 alle 3 milioni di vite. Purtroppo, ancora oggi 1,5 milioni di bambini muoiono per malattie prevenibili tramite vaccinazione. Dall’inizio del 2022 si registra un’impennata di casi di morbillo molto preoccupante.

L’UNICEF svolge un ruolo cruciale nella distribuzione mondiale di vaccini, fornendo oltre 3 miliardi di dosi ogni anno. Nell’arco di un anno, ha distribuito 3,429 miliardi di dosi, di cui 2,451 miliardi destinate ai bambini sotto i 5 anni e 977,9 milioni per il COVID-19, rappresentando la più grande operazione vaccinale di sempre. Ha anche contribuito con oltre 164,1 milioni di vaccini antipolio e investito 170 milioni di dollari nel primo vaccino antimalaria, garantendo 18 milioni di dosi per i prossimi 3 anni. Nel 2023, ha vaccinato 26,8 milioni di bambini sotto i 5 anni contro il morbillo in situazioni di emergenza umanitaria.